Perché le api sono importanti?

Perchè le api sono considerate così importanti? Cosa succederebbe se le api scomparissero? Cosa rende questi insetti così fondamentali per la sopravvivenza stessa della specie umana?

Il mondo si trova, secondo molti scienziati, nel bel mezzo di una estinzione di massa. Negli ultimi secoli la terra ha sofferto la scomparsa di una quantità enorme di specie viventi, animali e vegetali. L’alca impenne, il tilacino, il pesce spatola cinese, ma la lista è sterminata e difficilmente stilabile, dal momento che pare siano decine le specie che si estinguono senza che l’uomo, pur essendo la causa della loro scomparsa, le abbia ancora scoperte e classificate. Questo perché dove non riusciamo ad arrivare con la distruzione diretta, come nel fitto delle foreste o nei fondali oceanici, facciamo comunque danno con altri simpatici espedienti: il riscaldamento dell’aria e delle acque, l’introduzione di specie alloctone in ecosistemi chiusi e fragili come quelli delle isole, la dispersione delle microplastiche et similia. Di anno in anno la biodiversità si riduce in modo drammatico e la biomassa è costituita sempre più da quella manciata di specie che l’uomo ha deciso siano utili o meritevoli di maggiori attenzioni. Avviandoci quindi a passo spedito verso un futuro in cui la terra sarà popolata per la maggior parte da cani, gatti, cavalli, vacche, capre, galline, e poco altro.

Eppure, in molti sembrano non farci caso. Per quanto possa sembrare cinico e ingiusto d’altra parte, l’uomo ha potuto continuare a vivere tranquillamente anche dopo l’estinzione, per dire, del dodo o della ritina di Steller. Ad ogni organismo dichiarato estinto, il mondo è un pochino meno affascinante e con minor biodiversità ma pur sempre simile a prima. Per le api invece è diverso: sono molti gli studiosi che affermano che la scomparsa delle api costituirebbe, nel volgere di pochi anni, un cataclisma biblico. Sì, anche per l’Homo sapiens. Anche per coloro i quali se ne fregano delle 1000 altre specie a rischio di estinzione. Ma cosa fa sì che le api siano tanto importanti per l’ecosistema?

Il ruolo delle api per l’ecosistema e per l’uomo.

I rapporti “economici” fra uomo e api risalgono alle notte dei tempi. La nostra specie sottrae alle api i prodotti dell’ alveare fin dal neolitico, come testimoniano alcuni graffiti ritrovati nella penisola iberica. Miele certo, ma anche polline, pappa reale, cera e propoli.

Ma non sono questi prodotti a rendere fondamentale l’esistenza delle api (diciamocelo, al limite potremmo farne a meno) bensì il loro ruolo biologico di insetti impollinatori.

Fin da epoche remote infatti, moltissime piante si sono evolute in modo da dipendere dagli insetti impollinatori per la fecondazione. Le piante, attraverso fiori colorati, profumati e contenenti nettare, attirano le api e in minor numero gli altri insetti pronubi. Questi, spostandosi di fiore in fiore, trasportano il polline permettendo l’impollinazione, e, di conseguenza, la formazione del frutto e in definitiva la sopravvivenza dell’ organismo vegetale in questione. Il punto è che la sinergia fiori-api funziona così bene che l’adattamento per molte piante si è spinto a un livello tale che senza gli insetti pronubi non sarebbe più possibile la fecondazione.

E’ questo il nocciolo del problema. Le api infatti sono responsabili di circa il 70 % dell’impollinazione dei vegetali presenti sulla terra. Niente api, niente frutti.

Senza le api, moltissime specie di piante si estinguerebbero, e tra queste innumerevoli specie di interesse alimentare per l’uomo.

Dalla nostra tavola scomparirebbe il miele, certo, ma probabilmente scomparirebbero anche mele, ciliegie, castagne, pomodori, prodotti derivati come il caffè e il cacao, oltre a decine di prodotti ortofrutticoli di largo consumo, poiché le specie vegetali che li producono nella maggior parte dei casi non riuscirebbero a raggiungere produzioni commercialmente vantaggiose in assenza di impollinazione da parte delle api.

Scomparirebbero, con ogni probabilità, anche molti formaggi e prodotti caseari, dal momento che l’erba medica, il foraggio per eccellenza per l’alimentazione del bestiame, si riproduce proprio tramite impollinazione entomofila.

Esistono altri insetti impollinatori oltre alle api, è vero, ma le api sono di gran lunga quelle numericamente più importanti. Inoltre gli stessi fattori che stanno mettendo in pericolo la sopravvivenza delle api (i cambiamenti climatici, la siccità, i pesticidi, le monocolture) agiscono in modo sfavorevole anche sugli altri impollinatori. In molti casi dunque, anche gli imenotteri e le farfalle – che potrebbero potenzialmente sostituire le api – non se la passano essi stessi granché bene. Qualcuno ha osservato che, a conti fatti, un boccone su 3 lo dobbiamo, in qualche modo, alle api.

Ma noi, cosa possiamo fare in concreto per la sopravvivenza delle api?

Molto, anche se non abbiamo arnie in giardino e anche attuando comportamenti che, apparentemente, poco hanno a che fare con questi insetti.

• Prediligete alimenti di stagione e a chilometro zero, provenienti da aziende che producono in modo sostenibile e favorendo la biodiversità.
• Se coltivate un orto, limitate tutti quei pesticidi che possono danneggiare l’attività o la vita stessa delle api.
• Piantate fiori. O meglio, Piantate tutto quello che viene in mente: coltivate piante di specie diverse, che regalino a voi e alle api fioriture scalari lungo tutto l’arco della bella stagione.
• Usate le siepi anziché i divisori artificiali per dividere gli ambienti esterni. In un mondo di monocolture e di giardini in perfetto ordine, le siepi divengono zone ecotonali fondamentali nell’offrire riparo agli insetti.
• Se avete spazio, tempo e voglia, valutate di posizionare un hotel degli insetti: come spesso succede, ne beneficerete voi e loro.
• Appena possibile, muovetevi a piedi o in bicicletta.

Ognuna delle decine di migliaia di specie che compone il mosaico della vita sulla terra è un tesoro irripetibile ed irriproducibile, che merita di essere salvaguardato con tutti i mezzi. Ma in questo specifico caso, per avere a cuore la causa, non dovrebbero nemmeno essere necessari sentimenti altruistici. Tifare per la sopravvivenza delle api significa infatti salvaguardare in modo diretto la sopravvivenza della nostra stessa specie.