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L’importanza degli alberi

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Perché gli alberi sono importanti?

Perché le foreste sono fondamentali per la sopravvivenza stessa della vita sulla terra?

Facile direte, producono ossigeno e assorbono anidride carbonica. Okay. Certo. Ma perché lo fanno? A quale scopo? E attraverso quali meccanismi?

Il fatto è che le piante, anche se può sembrare strano, utilizzano l’anidride carbonica presente nell’aria per prodursi il “cibo” e le molecole di cui necessitano. In particolare sono in grado di sfruttare il carbonio presente nella molecola di anidride carbonica per sintetizzare (cioè per costruire) molecole organiche.

L’ uomo, come qualsiasi altro animale, non ha questa capacità, e dipende dai vegetali per il fabbisogno di molecole complesse. In effetti tutti gli animali, anche i più insospettabili, ricavano il loro nutrimento dai vegetali.

Gli erbivori – è intuitivo – lo fanno nutrendosi di vegetali. E i carnivori? Nutrendosi di erbivori, che a loro volta hanno ricavato le molecole di cui sono costituiti dai vegetali.

Insomma, l’intero insieme degli esseri viventi potrebbe essere schematizzato in due sole categorie: chi produce cibo e ossigeno (per se e per gli altri) e chi lo consuma.

Al primo insieme, detto degli organismi autotrofi fotosintetici, appartengono i vegetali. Al secondo, detto degli eterotrofi, appartengono tutti gli altri organismi non in grado di attuare la fotosintesi, dai funghi alle vipere, dalle balene all’uomo.

Le eccezioni sono pochissime. Esistono alcuni batteri ad esempio, detti chemioautotrofi, che ricavano l’energia per i processi vitali ossidando le molecole inorganiche in assenza di luce. Ma si tratta, appunto, di eccezioni. Per il resto, non si scappa: la vita come la conosciamo dipende in modo intrinseco dalla fotosintesi.

Si è detto che le piante utilizzano l’anidride carbonica presente nell’atmosfera per sintetizzare molecole complesse. Ora, dato che l’anidride carbonica è formata da un atomo di carbonio e due di ossigeno (CO2 appunto) le piante trattengono l’atomo di carbonio e restituiscono all’atmosfera l’ossigeno, che non è necessario a tale metabolismo. La formula chimica che descrive questa trasformazione è la seguente:

6 CO2 + 12 H2O → C6H12O6 + 6 O2 + 6 H2O

dove:

CO2 è l’anidride carbonica

H2O è l’acqua

O2 è l’ossigeno

C6H12O6 è il glucosio

quindi, se preferite, la formula può diventare:

anidride carbonica + acqua → glucosio + ossigeno + acqua

Gli alberi cioè, prelevano anidride carbonica dall’atmosfera e acqua dal suolo, e attraverso l’azione dei raggi solari li trasformano in acqua, glucosio e ossigeno.

L’ossigeno, che in questa reazione è, incredibilmente, un prodotto di scarto, viene rilasciato nell’atmosfera.

Questo processo, detto appunto fotosintesi (cioè costruzione per mezzo della luce) avviene di solito nella foglia.

Possiamo immaginare le foglie come tanti minuscoli barbecue in cui gli alberi cuociono il proprio cibo alla luce dei raggi solari. Solo che in questo caso il cibo non viene solo cotto, ma proprio prodotto, assemblato (“sintetizzato” in termini chimici), a partire da molecole semplici come anidride carbonica e acqua. E al posto del fumo della carbonella, dalle foglie esce ossigeno.

Ragionando per formule chimiche, esiste un parallelismo straordinario fra la reazione riportata sopra, che descrive il metabolismo delle piante, e la seguente, completamente simmetrica, che descrive il metabolismo energetico degli animali:

C6H12O6 + 6 O2 + 6 H2O → 6 CO2 + 12 H2O + energia

dove:

CO2 è l’anidride carbonica

H2O è l’acqua

O2 è l’ossigeno

C6H12O6 è il glucosio

Gli animali – uomo compreso – fanno cioè esattamente il contrario dei vegetali: scindono il glucosio (proveniente dall’alimentazione, e quindi in ultima analisi dai vegetali stessi) in presenza di ossigeno ed espellono anidride carbonica e acqua. A differenza della reazione della fotosintesi, che richiedeva energia (quella solare) in questo caso la reazione è esoergonica, cioè rilascia energia, che è quella di cui l’organismo animale necessita: l’energia che ci permette di mantenere il corpo a 37 gradi, di contrarre i muscoli, di pensare, di respirare, di vivere.

Sulla terra dunque, esistono organismi che vivono consumando CO2 ed espellendo ossigeno, ed altri che necessitano di ossigeno ed espellono CO2

Il magico equilibrio che scaturisce dalla specularità delle due reazioni permette il perpetuarsi della vita come la conosciamo.

Ma perchè quindi le foreste sono così importanti?

Perchè sono le custodi della vita sulla terra, rendendo di fatto vivibile il nostro pianeta: ci forniscono ossigeno e cibo che non saremmo in grado di produrre, regolano la temperatura del mondo in cui viviamo, si occupano di eliminare e riutilizzare i prodotti di scarto che produciamo.

Insomma, avete presente quella canzone che dice che per fare tutto ci vuole un fiore? Non è che sia poi così distante dalla realtà.

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