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Coltivare le Zucchine (Cucurbita pepo)

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Coltivare le zucchine

Le zucchine sono piante onnipresenti negli orti di tutto il mondo: relativamente semplici da coltivare, molto produttive e versatili in cucina. Personalmente non mi fanno impazzire, ma si possono preparare in talmente tanti modi che in qualche maniera incontrano i gusti della maggior parte delle persone.

La zucchina è una cucurbitacea, come le zucche e i cetrioli, e secondo la nomenclatura binomiale di Linneo è detta Cucurbita pepo (pepòn in Greco significa giunto a maturazione, dolce).

Si tratta di una pianta annuale, dal fusto erbaceo strisciante, o talvolta rampicante in alcune cultivar. L’area di origine della Cucurbita pepo sembra essere una zona piuttosto ampia compresa fra il sud degli Stati Uniti e il nord del Messico. Come molte altre piante, fu importata in Europa dall’ America intorno al 1500, ma in realtà la sua diffusione capillare come specie orticola è molto più recente, ed è avvenuta soprattutto grazie alla coltivazione italiana (a conferma di tale tesi si noti che, pur trattandosi di una specie di origine nordamericana, negli U.S.A. ci si riferisce a questa pianta col termine italiano di zucchini). Inoltre è proprio in Italia che sono state selezionate molte delle numerose varietà oggi coltivabili. Dall’ Europa lo zucchino si è poi diffuso in Asia e in Africa, e oggi è largamente coltivato in tutto il mondo.

le zucchine: caratteristiche

Si tratta di una pianta monoica, nella quale cioè i fiori maschili e femminili sono prodotti dalla stessa pianta. Il polline dei fiori maschili raggiunge l’ovario dei fiori femminili attraverso l’impollinazione entomofila: le api, piuttosto che altri insetti impollinatori, vengono attratti dai fiori e posandosi su quelli maschili ne raccolgono il polline, che poi porteranno involontariamente su quelli femminili, fecondandoli.

I fiori femminili sono facili da individuare perché presentano l’ovario, la parte che si svilupperà a formare il frutto, che è riconoscibile per la forma di mini-zucchina. Voi direte, cosa me ne frega di riconoscerli? Beh, fate attenzione soprattutto se siete amanti dei fiori di zucca in pastella: cercate di prendere solo quelli maschili e non quelli femminili, se no non avrete zucchine. E comunque non togliete tutti i fiori maschili, qualcuno deve rimanere sempre per l’impollinazione.

Le radici possono raggiungere il metro e mezzo di profondità, specie se si decide di seminare direttamente in pieno campo e quindi le radici a fittone non vengono disturbate nella crescita, anche se va detto che la maggior parte dell’apparato radicolare si trova entro i primi 50 cm del suolo.

Lo stelo è ruvido e ricco di peli, a sezione angolare. Le foglie sono grandi, con grandi lamine verdi che a volte si presentano con marmorizzazioni.

A differenza di altre cucurbitacee, lo zucchino di solito sviluppa dapprima dei fiori femminili: non preoccupatevi se questi tenderanno a cadere invece che svilupparsi. Non state sbagliando nulla. Semplicemente la zucchina non si sviluppa perché non essendo stati ancora prodotti fiori maschili, l’impollinazione non può avvenire. La pianta rimedierà pochi giorni dopo iniziando la produzione di fiori maschili. L’antesi, cioè il periodo in cui il fiore è aperto e ricettivo, inizia al mattino presto e termina a metà giornata.

Il frutto, ciò che noi chiamiamo zucchina, è una bacca detta propriamente peponide. Può avere diverse forme e dimensioni a seconda della varietà (oggi ne esistono anche di tonde), nella maggior parte dei casi la buccia è di un verde più o meno scuro e la polpa bianca.

Una cosa da notare è che le zucchine, così come siamo abituate a mangiarle, sono ortaggi non ancora giunti a maturazione. Se le lasciamo sulla pianta e le lasciamo maturare, come avviene ad esempio per produrre i semi, ad accrescimento completo appaiono molto più grandi di come le vediamo di solito, ma con un sapore meno gradevole, e i semi si presentano in dimensioni e quantità tali da rendere l’ortaggio non più commestibile.

Le zucchine: coltivazione

Le zucchine sono facili da gestire e hanno un’ ottima resa: quando sono in piena produzione dovrete raccoglierle ogni paio di giorni per stare al passo (non aspettate troppo a raccoglierle, perché diventano meno buone, e poi più ne raccogliete più la pianta è stimolata a produrne). Sono quindi tra le prime coltivazioni da sperimentare se vi siete appena affacciati al mondo dell’ orto e dell’ autoproduzione. Però valutate bene quante ve ne servono e non mettete troppi esemplari, specie se avete poco spazio a disposizione, anche perché la zucchine, rispetto ad altre orticole, sono difficili da conservare. Non vale quindi la pena averne troppe, creerebbero una sovrapproduzione difficilmente gestibile, col rischio di inutili sprechi. Diciamo che se non siete proprio amanti di questi ortaggi, 2-3 piante coprono abbondantemente il fabbisogno di zucchine di una famiglia per tutti i mesi estivi.

Mettete i semi in verticale nel terreno, con la parte più stretta, quella da cui farà capolino la radichetta, rivolta verso il basso.

Meglio seminare in vaso e trapiantare o mettere i semi direttamente in pieno campo? Dipende. Io le semino in vaso e poi le trapianto, per ovviare, o cercare di ovviare, ai due problemi che ho sempre con i germogli di zucchini: il primo sono le limacce, i lumaconi insomma, che vanno ghiottissimi delle plantule appena nate, se le divorano completamente. Il secondo sono i ritorni di freddo: temperature notturne vicine allo zero, che dalle mie parti non sono rare ad aprile-maggio, rischiano di far morire le piante. Allora semino in vaso, così riesco a tenerle riparate in attesa di scongiurare gli ultimi freddi e devo combattere contro le lumache per meno tempo, visto che è un lavoraccio.

Se però nella vostra zona non avete questi problemi seminatele subito in pieno campo, e ne avrete solo vantaggi, sia a livello i tempi che di vigoria della piante.

Ricordatevi che il freddo è una delle principali cause di fallimento nella coltivazione delle zucchine. Non abbiate quindi troppa fretta di piantarle; specialmente se abitate al nord, attendete la primavera inoltrata, e seminate quando le temperature sono stabilizzate anche di notte. A quel punto le piante cresceranno vigorose e molto velocemente. Molto meglio che piantarle presto e poi assistere a blocchi della crescita a seguito di temperature troppo rigide. Se invece vi trovate in zone che tendono a diventare torride in estate, anticipate un po’ : infatti le zucchine temono il freddo ma anche il caldo eccessivo. L’ideale è un certo termoperiodismo, cioè una differenza termica fra notte e giorno. Come spesso succede in natura e in altri campi della vita, in medio stat virtus.

terreno e irrigazione

Come al solito non mi dilungo sugli aspetti legati al terreno perché non ne so molto e perché credo che, in un’ottica di autoproduzione, andare a cambiare la composizione chimica del suolo abbia poco senso: si produce quello che empiricamente cresce bene in quel terreno senza incaponirsi sul resto. In ogni modo il terreno migliore pare sia quello a medio impasto, con ph compreso fra 5.5 e 7.

comunque la verità è che si tratta di piante rustiche che crescono bene in diversi tipi di terreno, purché ricchi di sostanza organica. Tenete presente che sono parecchio esigenti però, rendono molto ma pretendono altrettanto a livello di sostanze nutritive prelevate dal suolo. Quindi non coltivatele mai sulla stessa parte di orto prima che siano trascorsi 3 anni; inoltre magari nella parcella in cui avete messo a dimora le zucchine, l’anno successivo piantate qualcosa che tenda ad apportare azoto anziché richiederlo: benissimo, in tal senso, i legumi. Io concimo abbondantemente il terreno intorno alle zucchine irrigandolo con macerato di ortica, nel periodo precedente alla fioritura.

Se non avete un terreno a disposizione potete provare a coltivare le zucchine in vaso. Sono piante discretamente ornamentali, ed essendo molto produttive rappresentano uno dei modi migliori per sfruttare il balcone come orto.

Le zucchine richiedono una discreta quantità di acqua, sia per lo sforzo di produzione che chiediamo loro sia perché le foglie, molto larghe, tendono a traspirare molto. A questo proposito, per limitare l’evaporazione di acqua dal terreno è utile pacciamare con della paglia il terreno intorno alle piante, ottenendo così anche il vantaggio di isolare gli ortaggi dal contatto col suolo.

produzione dei semi

Per quanto riguarda i semi della zucchina, se desiderate produrli voi stessi perché avete piante di ottima qualità, magari una varietà antica tramandatavi da qualche nonno, la procedura per ricavarli è questa: dalla seconda metà della stagione scegliete una zucchina da una pianta bella vigorosa (e dovete averla impollinata manualmente, o rischiate che sia frutto di un ibrido con caratteristiche diverse dalla pianta madre) e lasciatela il più possibile sulla pianta. Il più possibile significa anche 2 mesi, ma senza aspettare che si ammorbidisca troppo. Otterrete una mega zucchina (probabilmente immangiabile). Fatela maturare ulteriormente al buio per qualche giorno. Poi tagliatela, prendete i semi e sciacquateli in un colino.

A questo punto fate un prima cernita, scartando i semi danneggiati, quelli scuri e quelli che appaiono “vuoti” al tatto e non belli pieni.

Poi asciugateli. Io per farlo uso la carta del pane, evitando quella da cucina perché i semi una volta seccati tendono a restarci attaccati, e li metto all’aperto, ma non alla luce diretta del sole. Poi metteteli via per l’anno successivo, in un contenitore ermetico: vanno benissimo quelli di vetro. Etichettateli, perché il rischio è quello di fare fatica a riconoscerli da quelli di altre cucurbitacee, e di non capirci più niente la primavera dopo.

Ricapitolando: semi, un bel terreno fertile, sole, caldo, acqua quanto basta, un pizzico di passione. Provateci, ne vale la pena.

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